Introduzione di Ignazio ViscoIn una prosa che sa stemperare l’erudizione in un racconto affabile e arguto, Cipolla traccia dapprima la storia del denaro nell’alto Medioevo, in cui prevaleva il pagamento in natura e la moneta era un mezzo di scambio al pari di qualsiasi altra merce; poi segue l’emergere di monete a circolazione internazionale – il nòmisma bizantino, il dinar arabo, il fiorino, il ducato veneziano – cui si affiancava una "moneta piccola" per le transazioni della vita quotidiana; e mette a fuoco il curioso caso delle "monete fantasma", usate nella contabilità ma prive di un corrispettivo reale. Infine ricorrendo all’esempio del costo dei trasporti, dei libri e del denaro, insegna a intendere il valore relativo dei prezzi e cosa essi dicano delle condizioni di una società.