I temi affrontati nel volume sono il risultato più recente dell’attività del Gruppo dei 20 — Revitalizing Anaemic Europe. Gli scritti prendono in esame le scelte che la nuova Commissione Europea guidata da Ursula von der Layen ha messo al centro del proprio programma di attività. Il programma, contenuto nell’Agenda per l’Europa 2019–24, è stato da poco approvato dal Parlamento europeo e, rispetto al passato, rappresenta una svolta sul piano degli obbiettivi che sono chiari e determinati. È una svolta importante perché, di fatto, nel riconoscere l’insufficienza degli investimenti in Europa, avvia una stagione diversa da quella del passato e indica come necessaria una politica d’intervento in cui contano le scelte pubbliche per rimediare al forte ritardo su innovazione e tecnologie digitali. È un segnale di cambiamento delle policy europee con il riconoscimento dell’esigenza di porre in atto una politica industriale, senza che ciò significhi la rinuncia ad uno dei principi fondanti della EU, quello della scelta a favore della concorrenza. Green Deal, emissioni zero di Co2 al 2050, impegno sulle nuove tecnologie e l’innovazione, in particolare sul Digitale, sono le priorità del Progetto InvestEU, per il quale è prevista una spesa di 1 miliardo di euro nei prossimi 10 anni sia attraverso il Bilancio europeo che attraverso l’investimento privato sostenuto dalla Banca europea degli investimenti. Gli Autori si chiedono come ne risulta influenzata sia la Governance che il Bilancio europeo per i prossimi sette anni, peraltro, ancora in corso di approvazione. Esaminano, in particolare, quali possano essere le politiche commerciali e industriali che ne definiranno i contorni, tenuto conto del nuovo quadro geopolitico mondiale. Senza dimenticare, peraltro, che le politiche macroeconomiche, nonché le politiche per la sicurezza e quelle demografiche e migratorie da adottare, si devono realizzare in un quadro di sostenibilità dello sviluppo.